Scelte educative e didattiche
Il progetto educativo, sintetizzato nel Piano dell’Offerta Formativa dell’anno 2015/2016, delinea l’identità funzionale e operativa dell’Istituto Malpighi, che intende rispondere alle esigenze del territorio e ai bisogni formativi degli studenti, impegnandosi:
1) a promuovere la formazione civile, umana e culturale degli alunni, anche disabili, in un’ottica di reciproco arricchimento e valorizzazione delle diversità;
2) ad attivare azioni di orientamento e di lotta alla dispersione scolastica (LR 23 07/2011);
3) a rendere diversificata la propria offerta formativa e flessibilela propria organizzazione, al fine di soddisfare esigenze e potenzialità individuali, pur in un quadro unitario (dal recupero, al sostegno, al potenziamento per l’eccellenza, all’ampliamento degli interventi attraverso attività curricolari ed extra curricolari);
4) a collegarsi in modo organico con il territorio, attraverso le Imprese, gli Enti Locali e le Associazioni culturali, incrementando le competenze professionali spendibili nel mondo del lavoro.
L'Istituto “Marcello Malpighi” offre percorsi di istruzione sia Tecnica sia Professionale con i seguenti indirizzi:
Istituto Tecnico settore tecnologico con i corsi:
- Tecnico meccanico, meccatronico ed energia (sede di Crevalcore)
- Tecnico sistema moda (sede di Crevalcore)
Istituto Tecnico settore economico con il corso:
- Turismo (sede di San Giovanni in Persiceto).
Istituto professionale con i seguenti corsi:
- Manutenzione e assistenza tecnica (sede di Crevalcore)
- Servizi commerciali (sede di San Giovanni in Persiceto)
- Odontotecnico (sede di Bologna).
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L'Istituto “Marcello Malpighi” offre anche percorsi di istruzione Serale sia Tecnica corso Sistema Moda (c/o Centergross, Funo di Argelato) sia Professionale per i Servizi Commerciali (sede di San Giovanni in Persiceto).
L'Istituto si propone di favorire il successo formativo delle studentesse e degli studenti come persone e cittadini europei nel mondo. Promuove e controlla i processi di apprendimento e i percorsi formativi, educativi e didattici atti a motivare gli studenti e a valorizzare le competenze.
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L'Istituto persegue una politica di qualità che può essere sintetizzata nell'obiettivo della massima soddisfazione degli studenti e delle famiglie, nel rispetto dei vincoli legislativi e organizzativi.
Al fine di realizzare la propria “mission” l’Istituto intende:
- migliorare la qualità dell’apprendimento degli studenti, attraverso l’aggiornamento dei curricula e l’ampliamento dell’offerta formativa;
- promuovere iniziative che consentano l’interiorizzazione dei valori del rispetto, dell’impegno, della collaborazione, della legalità;
- favorire esperienze di confronto e di socialità che portino al riconoscimento e al rispetto di culture diverse;
- incentivare le competenze tecnico-pratiche, rafforzando i legami tra scuola e territorio, attraverso esperienze di alternanza scuola-lavoro;
- potenziare e aggiornare le competenze informatiche attraverso l'uso delle nuove Tecnologie (ICT);
- rafforzare la motivazione allo studio curando l’orientamento attraverso la valorizzazione degli stili di apprendimento, per favorire il benessere a scuola e la socializzazione;
- ridurre il disagio e la dispersione scolastica, attraverso opportuni interventi didattico – educativi;
- favorire e intensificare i rapporti scuola – famiglia, nell’ottica di una proficua collaborazione.
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Scopo educativo fondamentale dell’Istituto è quello di assicurare a ogni allievo una scolarità che gli permetta di acquisire non solo le competenze fondamentali, ma anche i punti di riferimento indispensabili per l’esercizio della responsabilità e della cittadinanza attiva. In questa ottica, divengono prioritari alcuni principi fondamentali.
Uguaglianza e imparzialità: il servizio educativo è erogato a tutti gli iscritti, senza
alcuna distinzione culturale, sociale o di altro genere; esso è finalizzato a eliminare gli eventuali ostacoli che impediscono una effettiva integrazione degli studenti nella comunità, nella consapevolezza che le differenze rappresentano una grande opportunità di arricchimento culturale, sociale, politico e come tali vanno gestite.
Regolarità: è garantita la continuità del servizio educativo, nel rispetto dei principi e delle norme vigenti.
Accoglienza e inclusione: uno degli impegni prioritari dell’Istituto è l’opera di integrazione e di accoglienza di tutti gli alunni, in modo particolare nelle fasi di ingresso e nei casi di difficoltà e disagio.
Diritto di scelta, obbligo scolastico: la nostra scuola offre molteplici percorsi formativi che agevolano l’orientamento e il riorientamento degli studenti. L’Istituto, inoltre, controlla la regolare frequenza alle lezioni, per prevenire la dispersione scolastica.
Collaborazione interna ed esterna: la funzione educativa dell’Istituto si realizza grazie ad un’ampia informazione, ad una partecipazione responsabile di tutte le componenti scolastiche e ad una proficua collaborazione con le istituzioni del territorio.
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Didattica inclusiva
Il nostro Istituto si impegna programmaticamente a promuovere il diritto al successo formativo di tutti gli studenti in situazione di difficoltà, facendo propria l'dea di una didattica inclusiva che parta dal riconoscimento della totalità dei bisogni educativi al fine di garantire una adeguata e personalizzata educazione speciale, in continuità o per determinati periodi, che risulti efficace.
La nuova normativa
L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. La Direttiva stessa ne precisa il significato: “l’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono allievi che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”.
Che cosa sono i BES?
Si definiscono BES i bisogni di tutti quegli studenti dotati di particolarità che impediscono loro il normale apprendimento e richiedono interventi individualizzati. «Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare dei Bisogni Educativi Speciali per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta». Esempi di cause di BES possono essere i seguenti: lutto, malattia, povertà, difficoltà di apprendimento non certificabili, separazione dei genitori, crisi affettiva, immigrazione.
Quali alunni?
È esteso a tutti gli studenti in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, non obbligatoriamente supportato da diagnosi medica e/o psicologica, ma comunque riferito a situazioni di difficoltà tali da far prefigurare un intervento mirato con particolari accentuazioni in quanto a peculiarità, intensività e durata delle modificazioni:
- allievi con disabilità previste dalla Legge 104/1992; per questi alunni esiste documentazione medica;
- allievi con DSA, disturbi evolutivi specifici, ossia disturbi dell’apprendimento, deficit del linguaggio o della coordinazione motoria previsti dalla Legge 170/2010; anche per questi alunni esiste documentazione medica;
- allievi con svantaggio socio-economico, linguistico o culturale previsto dalla Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e dalla circolare n. 8 del 6 marzo 2013; per questi alunni può esistere documentazione medica, dettagliata documentazione pedagogica e didattica, nonché segnalazione dei servizi sociali.
Chi individua gli studenti con Bisogni Educativi Speciali?
La Circolare MIUR n. 8 del 6 marzo 2013 – Indicazioni operative alunni con BES enuncia come doverosa l’indicazione, da parte dei Consigli di Classe, dei casi in cui si ritenga opportuna e necessaria l’adozione
di una personalizzazione della didattica e di eventuali misure compensative e dispensative, nella prospettiva di una presa in carico globale e inclusiva. Sono confermate le procedure di certificazione per gli alunni con disabilità e con un disturbo specifico di apprendimento. I docenti sono chiamati a formalizzare i percorsi personalizzati attraverso un Piano Didattico Personalizzato, deliberato dai Consigli di Classe e firmato dal Dirigente scolastico (o da docente specificamente delegato), dai docenti e dalla famiglia.
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP)
IL PDP, introdotto con la Legge 170/2010 sui Disturbi Specifici di Apprendimento, consente a tutti gli allievi, attraverso una didattica personalizzata, di raggiungere il successo formativo: ha lo scopo di definire, monitorare e documentare - secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti. In mancanza di certificazioni cliniche, il Consiglio di Classe motiverà le decisioni assunte su base pedagogico-didattica «al fine di evitare contenzioso».
Azioni interne alla scuola
La progettazione inclusiva non rappresenta nel nostro Istituto una attività aggiuntiva di secondo piano, ma una sperimentazione costante che coinvolge profondamente tutta la comunità educante. Crediamo infatti che una scuola realmente inclusiva sia fatta di alleanze, di incontri, di un domandare costante e mai pago delle risposte, in cui è richiesto il contributo di ciascuno.
La specifica Funzione Strumentale per l’“Inclusione” è stata individuata allo scopo di coordinare la prassi operativa di una didattica inclusiva a vasto raggio, tramite una più stretta interazione tra tutte le componenti che intervengono nella relazione educativa.
Inoltre, l’attivazione di un Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) ha il preciso scopo di elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) riferito a tutti gli studenti con BES. Il Gruppo allargato non comprende solo insegnanti per il sostegno, ma anche Funzioni Strumentali, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori, operatori esterni e tutte le risorse specifiche presenti nell’Istituto, in modo da assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi.
Tale Gruppo di lavoro svolge le seguenti funzioni:
- rilevazione dei BES presenti nella scuola;
- raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;
- focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;
- rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
- raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLHI operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1 comma 605 lettera b della legge 296/06, tradotte in sede di definizione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) come stabilito dall’art. 10 comma 5 della legge n. 122 del 30 luglio 2010;
elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI, che è parte integrante del POF) riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di giugno) con approvazione del Collegio dei Docenti.